Confindustria Servizi HCFS ha partecipato questa mattina all’audizione presso la Commissione Lavori Pubblici e Ambiente della Camera che aveva l’obiettivo di approfondire il tema sullo schema decreto legislativo sul codice appalti alla Camera, attualmente in discussione. La delegazione composta da Massimo Piacenti, vice Presidente ANIR, Barbara Fiorucci, segretario generale ANIP, Paolo Valente, segretario generale ANIR e Cristina Brugiotti, relazioni istituzionali HCFS, era guidata dal Presidente Lorenzo Mattioli che ha sottolineato l’importanza delle norme che il codice sta introducendo per il mondo dei servizi ma anche l’urgenza di interventi appositi che manifesta un settore che rappresenta 57.400 imprese, 657 mila addetti e per un fatturato che, in era pre-covid, era di oltre 28 miliardi di euro.
«La nostra non è una semplice rivendicazione di categoria ma riteniamo necessario intervenire affinché» sostiene Mattioli «i contratti pubblici facciano riferimento direttamente ai servizi attraverso norme specifiche e non scritte in modo generale o solo per il mondo dei lavori, avanziamo quindi la richiesta di una vera e propria legislazione ad hoc per gli appalti di servizi che fino ad ora è stata completamente disattesa».
L’intervento di Mattioli ha messo al centro la revisione dei prezzi e ha chiesto di porre fine all’aggiudicazione delle gare d’appalto al massimo ribasso. «È opportuno» continua ancora il presidente di Confindustria Servizi HCFS «che il meccanismo individuato per la revisione dei prezzi, a differenza di quello dei lavori, per i servizi faccia riferimento all’applicazione obbligatoria ed automatica alle indicizzazioni elaborate dall’ISTAT su base annuale».
Sui parametri di aggiudicazione delle gare d’appalto, Lorenzo Mattioli afferma: «Centrale per il settore dei servizi è che le aggiudicazioni avvengano attraverso il solo principio del criterio dell’offerta economicamente più vantaggiosa e che venga definitivamente superato il principio del massimo ribasso non solo formalmente».