«Confindustria Servizi HCFS denuncia la grave discriminazione che sta subendo il mondo dei Servizi. Il decreto sostegni ter introduce una integrazione al codice dei contratti pubblici importante, ma che non può valere solo per il mondo delle opere pubbliche». Lo comunica Confindustria Servizi Hcfs, la federazione confindustriale presieduta da Lorenzo Mattioli, a margine dell’audizione presso la commissione bilancio del Senato [inserire nomi delegazione].
«Riteniamo indispensabile che venga previsto un meccanismo di revisione dei prezzi per gli appalti in corso d’opera “a compensazione “anche per il settore che rappresentiamo dal momento che in base ai dati Istat si registra un aggravio dei costi ricompreso in un range tra il 20% e 25%. Si sta chiedendo quindi alle aziende di mantenere in essere il servizio alle condizioni pre-covid e pre- aumenti energetici e allo stesso tempo di ammortizzare anche i maggiori oneri.
«Se la modifica introdotta cerca di risolvere il caro prezzi che sta incidendo sul mondo dei lavori da costruzione- ha detto Mattioli – questo deve valere anche per le erogazioni dei sevizi che sono normate dallo stesso codice. Da anni denunciamo che il codice dei contratti è ‘lavoricentrico’, ossia fortemente sbilanciato sui lavori pubblici, quando i servizi apportano all’economia del Paese valori molto superiori alle opere, interessando una platea di 500mila lavoratori.
Come rappresentante delle aziende del facility, pulizie e sanificazione, lavanderie industriali e dispositivi di protezione individuale, ristorazione collettiva, disinfestazione farò di tutto per non lasciare soli quegli imprenditori che durante l’emergenza pandemica si sono presi cura di sanificare e mettere in sicurezza il Paese.
Credo che il governo tutto – i ministri Giovannini e Orlando in particolare- comprendano quali possano essere gli effetti di una tale disposizione. Chiediamo che anche per i contratti in essere valga la compensazione, e che per i motivi legati alla Pandemia l’istituto della rinegoziazione dei contratti per lavori, servizi e forniture sia automatico e obbligatorio per le stazioni appaltanti, soprattutto quelle pubbliche. Inoltre i criteri utilizzati per indicizzare la variazione dei prezzi e dei costi richiedono con urgenza un adeguamento alla situazione reale del paese e non a epoche di regime normale molto differenti da quelle che stiamo tuttora vivendo». Oltre a Mattioli, hanno partecipato all’audizione il direttore Matteo Nevi, il segretario generale Barbara Fiorucci vicepresidenti Pietro Auletta (Uniferr), Egidio Paoletti (Assosistema), Paolo Valente ( segretario generale ANIR).